Lactarius vellereus (Fr.) Fries

Nome corrente:
Lactifluus vellereus (Fr.) Kuntze

Descrizione:
Singolo carpoforo, di dimensioni medio-grandi.
Cappello biancastro, carnoso, cuticola asciutta tomentoso-vellutata, margine irregolare.
Lamelle discretamente fitte, adnate, talvolta forcate al gambo, bianche, macchiate di brunastro nelle zone lesionate.
Gambo robusto, corto rispetto al diametro del cappello, subliscio, biancastro, si macchia di crema-bruno nelle zone contuse.
Carne spessa, soda, compatta, bianca, di sapore acre, odore un po' acidulo.
Latice discretamente abbondante, bianco, immutabile, alla lunga crema-brunastro quando essica sulle lamelle, sapore mite o appena amarognolo se isolato dalla carne.
Macroreazione della carne negativa al KOH.
Sporata di color crema.

Microscopia:
Spore subglobose, finemente verrucose, reticolo largamente incompleto, misure 7.5-9.5 x 7-8 micron
Pileipellis formata da un tricoderma di ife filamentose fragili, lunghe e sottili, settate, ad apice ottuso.

Note. L. vellereus fa parte della sez. Albati. L'altra specie di questa sezione da cui va differenziato e' L. bertillonii: molto simile quest'ultimo si distingue per le dimensioni mediamente piu' piccole, il sapore acre sia della carne che del latice, la macroreazione positiva al KOH (giallo arancio immediato); (ndr.: identica invece la macroreazione rosa salmone al solfato ferroso).

Habitat: bosco misto (Quercus ilex e Pinus sp.), autunno.
Ritrovamento in provincia di Cagliari.
Non commestibile.