Amanita gemmata (Fr.) Bertill.

Sinonimo:
Amanita junquillea Quel.

Descrizione:
Cappello 4-6 cm, poco carnoso, convesso, poi aperto, liscio e un po' untuoso al tatto, di colore giallo pallido, crema giallastro, ricoperto da qualche placca di velo biancastro. Margine sottile e striato.
Lamelle fitte, bianche, alternate a lamellule, libere all'attacco sul gambo.
Gambo 5-7 x 0.7-1.5 cm, cilindrico, bianco, con fioccosita' concolori; l'anello e' fragile, sottile, facilmente caduco e spesso assente. La base del gambo e' ingrossata in un piccolo bulbo ovoidale ed e' ricoperta da una volva biancastra, aderente, piu' o meno circoncisa e talvolta dissociata sopra il bulbo in uno o due cercini fioccosi e fugaci.
Carne bianca, tenera, odore leggero, sapore dolciastro.
Sporata bianca in massa.

Microscopia:
Spore da subglobose a largamente ellissoidi, lisce, con grosso vacuolo centrale, apicolo evidente nelle proiezioni laterali, non amiloidi in Melzer, misure rilevate 8.53-10.37 x 7.18-7.77 (8.00) micron, quoziente Q = 1.18-1.33
Basidi claviformi in prevalenza tetrasporici, misure 40-45 x 12-13 micron. Non osservate giunzioni a fibbia nel sottoimenio.
Velo formato da una struttura filamentosa di ife sottili, larghe 4-4.5 micron, settate, con terminali irregolarmente dilatati larghi 11-17 micron e di morfologia variabile. Sporadicamente nel velo sono state osservate anche isolate ife globulose (sferociti).

Note:
Per la relativa gracilita' della specie, le foto macro proposte potrebbero rappresentare quella che in passato era chiamata A. junquillea Quelet var. gracilis (Gilbert) Vesely. Invariato il resto.

Habitat: gregario, a piccoli gruppi, in bosco misto di leccio e pino nel tardo autunno.

Ritrovamento in provincia di Carbonia-Iglesias.

Non commestibile.