Inocybe tenuicystidiata Horak & Stangl

Sinonimo: I. obscurobadia (Favre) Grund & Stuntz

Inocybe di piccole dimensioni per diametro del cappello compreso tra 2-4 cm. e gambo lungo 2-3.5 cm., in habitat costituito essenzialmente da Pinus a due aghi.

Cuticola subliscia, non vischiosa, non igrofana appena fibrillosa sul bordo, finemente squamulosa, di colore bruno-rossatro uniforme, poco o niente rimosa, come detto appena fibrillosa verso il bordo, ricoperta piu' che da squamature da piccole "forforosita'" biancastre che danno per giusto l'idea di piccole squamule. Gambo cilindrico, non bulboso, appena pruinoso verso la parte apicale, da biancastro a quasi subconcolore, non evidenza di residui cortiniformi. Carne alla sezione pallida, biancastra, fino a lentamente ocracescente. Odore leggero spermatico.

Microscopia
Spore lisce, di forma cilindroide-amigdaliforme, con sommita’ ogivale, di misura media rilevata compresa tra 8.09-9.75 x 4.50-5.20 micron (misurazione di n.32 spore, da sporata, in acqua).

Cheilocistidi di tipo fusiforme-sublageniforme a parete relativamente sottile, poco reagente all'ammoniaca (spessore massimo dell’ingiallimento 1.20 micron). Misure medie rilevate comprese tra 52-56 x12-13 micron lamellare.

Pleurocistidi presenti e piu' concentrati verso il bordo lamellare, di morfologia analoga ai cheilocistidi, ossia di tipo fusiforme-sublageniforme, leggermente più grandi per misure medie rilevate comprese tra 60-65 x 12.30-12.80 micron. Come per i cheilocistidi, parete relativamente sottile, poco reagente in NH3 per uno spessore massimo di 1,5 micron.

Caulocistidi non frequenti, di analoga morfologia, strettamente limitati al terzo superiore del gambo, all'inserzione lamellare, tali da essere considerati come facenti parte della struttura medesima (cheilocistidi). Presenza piu’ distale di altre ife con carattere franco di peli cistidiodi.

Ritrovamento in provincia di Oristano, in habitat di Pinus pinaster.

Non commestibile, come tutte le inocybe.

Specie che presenta alcune somiglianze è I. nitidiuscula (Britz.) Sacc.

” Nell'elencazione dei caratteri discriminanti tra I. nitidiuscula e I. tenuicystidiata, mi ero dimenticato di citare la presenza nella prima di caulocistidi sul terzo superiore del gambo. In alcune mie raccolte di questa specie li ho addirittura osservati, anche se scarsi, fin quasi a metà gambo. Pertanto, anche per questa particolarità, la specie in questione non può essere nitidiuscula (o friesii, secondo me e Bon).” (Erminio Ferrari)