Clitocybe barbularum (Romagn.) P.D. Orton

Sinonimi:
Omphalia barbularum Romagn.
Omphalina barbularum (Romagn.) Bon

Descrizione:
Cappello 2.5-3.5 cm, convesso, poi depresso ed ombelicato, igrofano, liscio, margine debolmente striato; cuticola un po' untuosa, di colore grigio, grigio opaco, poi impallidente al bruno beige durante la essiccazione.
Lamelle poco fitte, alternate a lamellule, da adnate ad adnato-decorrenti, di colore grigio-beige, crema-grigiastro.
Gambo 2-4 x 0.2-0.4 cm, cilindrico, talvolta un po' curvato, subliscio o finemente fibrilloso, di colore grigio-brunastro e piu' o meno concolore al cappello.
Carne esigua, bruno-grigiastro pallida; odore leggero, farinoso.
Sporata bianca in massa.

Microscopia:
Spore ialine, inamiloidi in melzer, lisce con apicolo evidente, a contenuto granuloso rifrangente, da quasi ovoidi a subellissoidi, misure rilevate 5.69-7.53 (8.00) x 3.71-4.82 (5.05) micron.
Basidi claviformi 2-3-4 sporici; cheilocistidi assenti o comunque poco differenziati; giunzioni a fibbia son presenti nel sottoimenio.
Trama lamellare formata da ife cilindriche, settate, un po' irregolarmente aggrovigliate.
La pileipellis e' una cutis di ife cilindriche, piu' o meno parallele, settate, ad andamento appena flessuoso ed apice talvolta un po' dilatato. Gli strati piu' superficiali della pileipellis presentano una leggera gelificazione. Giunzioni a fibbia presenti; pigmento misto oppure incrostante le pareti ifali.
Determinazione di Giuliano Ferisin (come Omphalina barbularum).

Note. Secondo Bon, per alcuni caratteri microscopici (trama), C. barbularum e' una forma di transizione dal Genere Omphalina al Genere Clitocybe.
La simile Omphalina obscurata (Kuhn) Reid [nome corrente: Arrhenia obscurata (Reid) Redhead e coll.] si differenzia soprattutto per le spore piu' grandi e lungamente ellittiche.

Habitat: in zona erbosa ai margini di una pineta (Pinus pinaster), gregario, in pochi esemplari, circa 300 m slm.

Ritrovamento in provincia di Cagliari.

Di nessun interesse alimentare.